Monday, December 10, 2007

Letterina di Natale (ma anche mia se vogliamo)

Caro Babbo Natale,
in tutti gli anni della mia ormai trascorsa gioventù non ho mai avuto l'ardire di scriverti. Quest'anno la grave situazione internazionale, il buco nell'ozono, gli animali a rischio di estinzione, l'aumento vertiginoso di uomini e donne affetti da emorroidi mi spinge ad indirizzarti questa mite letterina.

Devi sapere che dove vivo io adesso la gente ha la sana abitudine di non farsi regali a Natale. I regali si scambiano a Capodanno, il che, caro Babbo, se ci pensi, ha molto più senso. Riesce più facile capire l'associazione anno nuovo - cose nuove. Anzi mi sembra di buon auspicio. L'associazione cose nuove - dubbia nascita due millenni fa di uno che comunque da qui a Pasqua si farà crocifiggere mi riesce già più ardua.

Tralasciando questi dettagli teologici, vorrei costì dare sfogo alle mie oramai indottissime (soprattutto dal mio continuo stato di indigenza economica) necessità consumistiche.

Per Natale quest'anno vorrei:

- che il giorno del Santo Natale, quando tutta la famiglia Berlusconi (comprese la ex moglie e i probabili figli illegittimi) siederà al tavolo imbandito a festa, le tubature di tutte le case/barche/ville/poderi/stalle/garçonieres scoppiassero all'unisono producendo il tipico suono di una pernacchia e inondando i parchi privati di liquame.

- che la Juve non vincesse mai pià uno scudetto, ma che nemmeno il Milan.

- che ai maltrattatori di donne e animali fosse recapitata mezzo posta una tonnellata di letame direttamente sul cuscino.

- vorrei che la mia famiglia fosse più serena nell'affrontare le difficoltà e che ciò che di invitabile deve accadere accada nel modo più dolce possibile.

- vorrei che la mia mamma e i miei gatti mi venissero a trovare per stare qui dove tutto o è neve o è pantano.

- vorrei che i miei amici e le persone a cui voglio bene la smettessero di farsi le seghe mentali e vivessero la loro vita al meglio, cosa che per altro auguro anche a me stessa.

- infine vorrei: un cappotto fico, un paio di stivali, dei guanti, un pigiama, un cappello da tontola come piacciono a me, tanti tanti tanti libri, un cd anche di mp3 con tutto Daniele Silvestri che non mi riesce di farmmi smazzare da nessuno, la crema per il corpo China dell'erbolario, un biglietto andata e ritorno diretto Kiev-Milano e perchè no, visto che siamo in vena di stronzate, anche un jet privato.

Ad ogni modo Babbo, ti ringrazio per quanto farai per me e ti porgo i miei più cordiali saluti.

Nana

2 comments:

Anonymous said...

volevo scriverti una cosa fica e dolce, ma poi ho versato il cafè sui documenti qua sotto la tastiera.
ora rischio il licenziamento...e non so + che dirti.
un bacioblu

Anonymous said...

Carina questa letterina a Babbo Natale!
Speriamo che ti ascolti...