Monday, April 17, 2006

Російська Революція

Dunque, la situazione è più o meno questa.
C'è la guerra civile.
Vladimir Il'iċ, meglio noto come Lenin pensa che affamare i contadini e epurare gli oppositori sia un passo necessario per rafforzare la rivoluzione.
La gente si spara, si ammazza, si scuoia, si appende agli alberi a testa in giù.
Un bel corrollario di porcate.
Una tale socialrivoluzionariadisinistraebrea Fanny Kaplan spara tre colpi di pistola addosso a Lenin.
Ma egli non muore.

Che disdetta.



Je ne sais pas où je vais, mais j'y vais resolutement

Monday, April 3, 2006

Lucciole per lamponi.

Stupore nel sentirti mancare, diverso, presente.
Collego gli stralci di un nostro avvenire, con te che sorridi ed io a braccia conserte.
Favole colte di lusso. E giorni di fragole e mele.

Chi di notte si perde nei boschi e poi si sveglia in una stanza piena di sole.
Non devono averlo scordato balene polpi e sirene quanto mi piace starti a sentire e contare le briciole in cielo se la sera tarda a venire.

Quando avevo sei anni non avevo due denti davanti. Poi sono cresciuti. Uno alto e uno basso.
Talvolta mi vedo ancora così, con le dita educatamente nel naso.
Tu invece scommetto che portavi già la cravatta e moltiplicavi le rane al quadrato.

Ho mandato un biglietto alle stelle senza nemmeno domandarmi perchè. L'ho serrato in un palloncino di lattice che tenevo con tre nastri intrecciati. Ricordo di averlo mollato, ma senza guardare che direzione prendeva.

Invece tu hai uno spessore gradito al contatto, che valuto ogni volta con circospezione.
Mentre sorridi ancora una volta... buona notte buona notte buona notte.

Per ogni sconfitta una vittoria...

Oggi sono tornata a casa veramente incazzata.
Ho ritirato un atto giudiziario che mi impone di pagare 71€+9,82€ per aver parcheggiato la vespa sul marciapiede di corso novara 45 il 9 novembre 2005 laddove di solito campeggiano zingari, montagne di munnezza e puttane (tant'è che alle volte mi preoccupa il fatto che qualcuno possa sbattersi la zozza lì, sul mio sellino Piaggio).

A costo di sembrare Don Chisciotte contro i mulini a vento mi lancerò in una guerra all'ultimo sangue contro questi vigili maledetti che invece di farsi irretire dalla signora professionista o farsi sfilare il portafoglio dal signor zingaro multano la sottoscritta, onesta cittadina colpevole solo di non volersi far ciulare il suo unico mezzo di trasporto.

Vi odio tutti bastardi!

A seguire è esploso in me il bisogno di vendetta.
Sono scesa in cortile armata di spic e span e con l'abilità di mastrolindo ho nettato la signora vespa, l'ho portata a pranzo fuori e le ho persino gonfiato le gomme.

Dopo quattro mesi di letargo Gelinda è tornata a colpire.

Al primo colpo di pedale sonora si è impennata e scoppiettando come una manciata di raudi mi ha portato via in un'infinita sequenza di contromano, inversioni a U, sorpassi pericolosi, rossi bruciati, bambini investiti e vecchiette rapinate.

Ma mai, MAI più, una sosta su un marciapiede.