Wednesday, December 13, 2006

Come carta assorbente

Tengo botta.
Mancano 15 giorni alla partenza e non mi pare.
Ancora in alto mare con seimila cose in fieri.
Perdo tempo.

In più oggi ho mal di testa.

Il gatto ha capito qualcosa.
Si siede sempre triste qui vicino.
Forse sa che me ne vado.

Tutto ha un mutevole aspetto.
Le cose, le facce, i miei brufoli.
Tutto cosparso da una nota di addio, di fretta, di non posso aspettare.

Ho comprato un orecchino a forma di dado.
Ora dormo sognando di vincere un premio alla fortuna più grande.
Che chi vince poi ha sempre ragione.

Monday, November 27, 2006

Monday, November 13, 2006

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo.
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Io che di te non so dire altro che "non capisco".
Tu che la notte non dormi, ma scalci, insolente, tra lenzuola non tue.

Come fossi qui.

Oggi china sul dorso, abbandonata alla ringhiera troppo bassa.
Fumando pensavo che potresti usarmi la grazia di lasciarmi libero il passo.
Di darmi la destra e sederti lontano.
Invece non molli la presa nemmeno domani.
Nemmeno la prossima volta.

Ti tralascio.
Eppure ti trovo ancora con le mani appese al mio collo.
Sei forse tu che non sai capire.

L'estate scorsa avevo una strana dipendenza dalla Coca Cola Light.
Quest'anno l'ho scambiata con te, che mi sfreghi e mi fomenti. Che mi squagli e mi raggiri. Che mi piaci e mi commuovi.
Che mi tieni ancorata a mille miglia di distanza, senza che nemmeno abbia scelto di volerlo.

Domani sarà giorno e tu, forse, saprai che sono proprio io la scelta che non sai fare.
Domani sarà giorno e io verrò.
Verrò.
E sarà luce.

Friday, November 10, 2006

Domani nella battaglia pensa a me...

...quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa.
Che io pesi domani sopra la tua anima, che io sia piombo dentro al tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia.

Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori


Ed è come un tuffo all'indietro,
ignaro dell'atterraggio.

Sentire la tua voce così, come nulla fosse.

Sono raggi di rugiada che bagnano il volto e lance, spade, alabarde e cotte.
Sono giorni che rifuggo il momento ed ecco che tu mi cerchi.
Io.
Stupefatta e infelice.

Un altro scontro fra te e me.
Peccato non resti nessuno.

Chissà se un giorno poi mi lascerai andare...

Friday, November 3, 2006

двадцятьчотири - 24

E furono ventiquattro in un giorno gelato col sole a picco e le dita che cascavano in tasca.

E furono ventiquattro e poche ore in un parco assolato su una panca di legno. Con labbra violette.

E furono ancora ventiquattro ridendo di disperazione strinati dal vento. Una birra, due e via.

Fosse perderti così.

Fosse una cosa facile.

Poi quella panca e le dita e tua sorella così magra. Io che ridevo.

Non ti sei dimenticato.

E furono ventiquattro in una notte, con la vodka e i cetrioli. Con il profumo e gli abbracci. Con Kerenskij.

E furono ventiquattro addi, ventiquattro lacrime, ventiquattro baci non dati.

Al ritorno poi vedremo se sarà giorno o sarà notte.

Sempre assenti.

Mai dimentichi.

Perchè d'amore si muore una volta sola.

Friday, October 20, 2006

Au contrair, mon ami.


Il venerdì si commenta da sè.

L'oculista mi ha guardato dentro la testa.
Dice che ho cicatrici anche in fondo alla retina.
E poi mi ha mandata in giro con delle pupille da strafatta che devo aver traumatizzato qualche mamma all'antica sul tram.

Che dio ci salvi la vista!

Mancano sette giorni e 21 ore all'incontro con la Pannocchia Royal.
Credo di aver molto riso al telefono oggi quando ha rischiato di strozzarsi con del succo di frutta.

Festeggeremo i miei 24.
Ci appenderemo a testa in giù ai fili per il bucato.
Berremo fino a non capire più nulla, nemmeno se il pane ci fa bene.
Io canterò Yellow Submarine come sempre quando non so cosa dire.
La regale pannocchia applaudirà e mi regalerà una rosa.

Poi credo faremo del sesso.

Questo sabato sera cinese.
Niente Hong Kong, solo Canton.
La signorina Bignè compie anche lei 20+4 anni.
Bisogna che si procuri un rastrello.
L'autunno porta foglie secche che intasano gli scarichi e i flussi integrati.
I diagrammi ad albero e le spighe di grano.

Ma voi il lunedì non dormite?

Ora si dà il caso che ritorni ai miei pipistrelli che calzano scarpe di panno e si fanno ritrarre dal signor Solzenicyn.

Quindi a voi, prego, un gran mal di testa e un mare di schiuma gelato su cui scivolare di pancia.

Tuesday, October 17, 2006

Lupi da prateria

Spero che tu stia bene.
Spero che tu stia bene in viaggio.
Spero che tu dimostri a tutti la persona migliore che sei.
La persona che perdona.
Che ragiona.
Che elabora.

Quanto a me corro fra i prati attendendo il giorno del pasto.
Come un lupo nella prateria.
Come Pugacioff il lupo della steppa per chi leggeva Tiramolla.

Alla fine ho sempre il consiglio migliore.
Anche per te.

Thursday, October 5, 2006

Thursday, September 28, 2006

Il passo lento del maratoneta

Ok.
Corro.
Corro.
Sono veloce.
Sono un lampo.
Sono io.
Sono io senza capelli.
Sono senza capelli perchè se no mi rallentano.
Lavarli pulirli pettinarli.

Corro.
Corro.
Corro.
E non mi stanco.
Nemmeno ci provo.
Anche se non vedo il prossimo ponte da attraversare, io corro.
Vado.
Delle volte mi fermo.
Un secondo.
Due.
Tre.
Al massimo.
Perchè non ti voglio perdere.
Non voglio seminarti lasciarti indietro scordare di venirti incontro.
Perchè ti penso e non ti trovo.
Perchè mi manchi e non ti sento.
Perchè ti sento e piango perchè mi manchi.
Allora corro e vado avanti.
Senza fiato.
Senza denti.
Senza armi di riserva.
Senza parrucche.

Dove sei rispondi.
Dove sei rispondi.
Dove sei.
Cazzo rispondi.
Ah eccoti.

Allora ti è piaciuta la lettera?
Certamente.

Ah.
Certamente.

Allora bene.
Intanto corro eh, che tra un mese arrivo.
No. No.
Non sono lacrime.
E' sudore!
Che credevi...

Arrivo.
Arrivo eh.

Prima o poi vedrai che arrivo.

Lo prometto.
Buonanotte tesoro buonanotte.

Monday, September 25, 2006

Qui dunque si assise la notte

Così la pioggia mi sveglia mentre mi guardo smagrire riflessa nel vetro.
Questa mattina buia e felice, lieta per aver arginato la rabbia.
Ho scritto un vocabolario nuovo di zecca, domani ti prendo e ti aggiungo alla voce "contento e forse un po' sciocco".
La pioggia non lascia feriti, fa strage di tutto.

Ti porto a dormire con me tra le falde leggere dei gatti e il frullio delle rondini, tra libellule e spago. O mia piccola, fragile me.

Sunday, September 24, 2006

Mettiti a novanta, dai ah-ah-ah.

Non scrivo, lo so.
Sono una stronza lavativa del cazzo.
Dormirei anche adesso se potessi.
Dormirei una settimana riversa a pancia in giu in lenzuola autopulenti che mi alimentino nel sonno.
Che comodità. Non voglio fare nemmeno lo sforzo di alzare una palpebra.

Sono stata al parco un'oretta. Giusto il tempo di farmi venire un po' di allegria e starnutire di getto. Prima ero scomparsa per giorni, a telefoni spenti. Al parco c'era gente come me, che quando corre si vede che non ce la fa.
Gente che arranca.

Ho la sensazione di essermi dimenticata qualcosa. Qualcosa di serio. Ma non riesco a riordinare la mente. Lascio che la bestia si impadronisca di me, che mi faccia a striscioline di carta per poi usarmi per accendere il camino che tanto ormai è stagione.
Fa piacere, fa sempre piacere. Come perdermi in idee mastodontiche e non riuscire a scrivere intero il mio nome.

Domani, già che ci sono, vado a fare la spesa e compro un cd un po'porno travestito da corso di yoga da sparare a tutto volume quando la figlia dei vicini piange la notte.
Il sesso degli altri coadiuva il sonno - mi dicono.

Buona notte dunque.

Friday, September 22, 2006

Tuesday, September 12, 2006

Buffonade

Saturday, August 26, 2006

La-Luna-Li-Vede

Ora è come trovarsi appesi sull'orlo di un pozzo e non sapere come si è arrivati fin lì.

Insospettatamente priva di nembi.
Cosparsa di cera e di talco verdino.
Mi addormento con a fianco il mio gatto.

Sunday, July 30, 2006

Bratislava

Atmosfera rarefatta.
Pubblicita' formato grattacielo.
Poca gente e la domenica i biglietti del tram durano 45 minuti invece di 30.
Sta notte siamo stati svegliati da una masnada di neozelandesi in festa. Tutta la mia predisposizione al sociale si e` volatilizzata d`incanto. Li ho pregato di proseguire la loro conversazione dai caratteri decisamente ameni dentro la loro stanza. Mi sono trattenuta dall`appiccare loro fuoco seduta stante. Insomma, sono stata una signora.
Viva la birra!

Che dio ce la mandi buona...

Thursday, July 20, 2006

Klaustrophobia

Tuesday, July 18, 2006

Enjoy emptyness

Sunday, July 9, 2006

Costellazioni idrospaziali.

Vincono.
E gli occhi si trasformano.
Da anima a cinghiale.
Ritorno prenotato con fermata anticipata.
E niente svincolo.
Sempre retti fino a sera.

Sta sera la luna è troppo grande e quasi quasi mi ci affogo.
L'altra notte mi risveglio con l'orrenda sensazione di annegare in una pozza larga circa un metro e mezzo.
Oggi quindi mi premuro e mi maschero la faccia con l'argilla.

Spolvero Omero.
Non lo trovo preparato quindi lo uccido.
Lo ripongo sull'ultimo scaffale.
Nel mentre macchio d'unto i pantaloni e mi abbandono alla bestemmia.
Domenica inutile insensata.
Viaggio cosmico nel niente.

Riaffiora cosparsa di cosmo la casta dei casti blasfemi.

Io invece mi annacquo con stile.

Friday, July 7, 2006

E così sia.

Thursday, July 6, 2006

Vorrei andarmene dal Papa



La vodka non basta. In certi casi servirebbe di più.
Per questo sta sera da sola mi lacco le unghie di rosso fiammante.
Perchè può darsi non possa farlo mai più.

Accarezzo l'idea di rasarmi la testa e vestirmi di verde smeraldo.
Poi di scagliarmi con forza contro un cavallo che va un po' al passo e un po' al trotto.
Di fargli BU!
E... cucusettete!
Infine mi vedo sgattare di brutto appoggiata ad un palo per lo spavento.

Chissà che solventi hanno messo in questo cazzo di smalto.

Mi annuso le unghie e vado a dormire

I quizz mi hanno sempre perplesso

According to the "Which Big Lebowski character are you?" quiz:




Why don't you check it out? Or we cut off your Johnson!

Wednesday, June 28, 2006

Io odio Andy Warhol


Quindi cosa accade?

La gente muore e si sposa.
Tutto in un attimo e senza preavviso, quasi come fosse normale.

Schiacciandoti un punto nero ti accorgi che qualcosa non va.
Magari ti manca la faccia.
Oppure hai un fagiolo nel ventre.

Ormai la mia Occupazione Principale è mettermi le dita nel naso sperando di trovare qualcosa di buono là in fondo.
Magari un bambino o un cane peloso.
Magari un mammuth che potrebbe ridarmi prestigio.

A Natale non manca poi molto ed ho voglia di patate fritte.

Basta avere pazienza e aspettarsi un miracolo.

Wednesday, June 21, 2006

My best friend, Jhonny Walker

Questo lavoro mi rende infelice.
Questo lavoro mi ammorba come un'ascella che non conosce sapone da Pasqua a Natale.
Questo lavoro è la piaga che spurga ogni mattina macchiando la mia sottoveste di seta.

La mia capa è il batterio saprofita che succhia via la ninfa vitale anche dai morti.
Ed è da un po' che mi sento cadavere.

Inutile nevrotica stolta.

Che poi dico, passi il fatto che si mastica le mie penne,
che si mastica le gomme rendendole inservibili,
che mette i piedi nudi sulla mia sedia,
che quando beve l'acqua gasata fa i ruttini,
ma la scala Pantone in bocca NO.

E che cazzo.

La scala Pantone in bocca non si può.

Monday, June 19, 2006

Con cortese anticipo


Ci ritrovo quasi per caso. Chè mi ero dimenticata che figata fosse buttare via il tempo con te...

Sunday, June 18, 2006

Pavlov pà piciu

Tossicchia fanfaluca convinta di convincere te.
Non sei buona nemmeno ad ammaccare una mela.


Immunità per certi pensieri violenti come "Possesso" o "Passione".
Invece a sorpresa, ma solo per un momento, per poi diventare gomma per falangi e meningi.

Reagisco a stimoli e impulsi preordinati raccolti in volumi numerati dal dodici al sette.
Come una cagna di Pavlov ma senza boccone di premio.

Abbaia scodinzola succhia mordi attacca.


Barista, dammi il solito.
Ti prego perchè la domenica non mi cresce la barba.

SIE-GAY-L PRIDE

Monday, May 29, 2006

Collaterale

Una cosa è per il bene.
L'altra è per il male.

Da qualsiasi lato la guardi non ha forma, non ha senso, non ha scienza nè tantomeno esperimento.

Questa fiaccola di ammonio che arde flebile e consuma.

Così scatola infiammabile contengo.

Rannicchiata tra i tentacoli del vento la speranza che alla fine tutto quanto bruci in fretta.

Monday, May 22, 2006

Dernieres Symptomes

Wednesday, May 17, 2006

Fashion and victims

In un film Nanni Moretti guardava i piedi della gente passare da un lucernario.
Da questa nuova postazione faccio lo stesso, ma rispetto ad allora nessuno più indossa espadrillas.

Wednesday, May 10, 2006

Oh capitano mio capitano!

Fuori maggio.

Dentro novembre.

Come le foglie che stramazzano e la notte angusta e gobba per il ghiaccio.
E io dormo con la zucca fra cuscini a balze e calzini felpati rossi per non rischiare di smarrire i piedi al buio.

Oggi è un giorno qualunque.
Speso a sgretolare le dita come gessi alla lavagna.
Speso a gomitoli e guanti.
Speso come si spende una cosa così.
Che non vale niente.

Oh capitano, mio capitano!
Canto l'inno ai tappi per le orecchie.
Ai bastoncini del caffè.
Alle tegole sui tetti.

Alle spalle incappucciate dentro plaid di pile azzurro.
E alle luci stroboscopiche che mi ronzano negli occhi.

Canto un inno anche per te, che sorridi la domenica abbracciandoti al TG.
Salvagente nella nebbia.

Così poi ci troveremo tutti insieme a contare gli eremiti.

Monday, April 17, 2006

Російська Революція

Dunque, la situazione è più o meno questa.
C'è la guerra civile.
Vladimir Il'iċ, meglio noto come Lenin pensa che affamare i contadini e epurare gli oppositori sia un passo necessario per rafforzare la rivoluzione.
La gente si spara, si ammazza, si scuoia, si appende agli alberi a testa in giù.
Un bel corrollario di porcate.
Una tale socialrivoluzionariadisinistraebrea Fanny Kaplan spara tre colpi di pistola addosso a Lenin.
Ma egli non muore.

Che disdetta.



Je ne sais pas où je vais, mais j'y vais resolutement

Monday, April 3, 2006

Lucciole per lamponi.

Stupore nel sentirti mancare, diverso, presente.
Collego gli stralci di un nostro avvenire, con te che sorridi ed io a braccia conserte.
Favole colte di lusso. E giorni di fragole e mele.

Chi di notte si perde nei boschi e poi si sveglia in una stanza piena di sole.
Non devono averlo scordato balene polpi e sirene quanto mi piace starti a sentire e contare le briciole in cielo se la sera tarda a venire.

Quando avevo sei anni non avevo due denti davanti. Poi sono cresciuti. Uno alto e uno basso.
Talvolta mi vedo ancora così, con le dita educatamente nel naso.
Tu invece scommetto che portavi già la cravatta e moltiplicavi le rane al quadrato.

Ho mandato un biglietto alle stelle senza nemmeno domandarmi perchè. L'ho serrato in un palloncino di lattice che tenevo con tre nastri intrecciati. Ricordo di averlo mollato, ma senza guardare che direzione prendeva.

Invece tu hai uno spessore gradito al contatto, che valuto ogni volta con circospezione.
Mentre sorridi ancora una volta... buona notte buona notte buona notte.

Per ogni sconfitta una vittoria...

Oggi sono tornata a casa veramente incazzata.
Ho ritirato un atto giudiziario che mi impone di pagare 71€+9,82€ per aver parcheggiato la vespa sul marciapiede di corso novara 45 il 9 novembre 2005 laddove di solito campeggiano zingari, montagne di munnezza e puttane (tant'è che alle volte mi preoccupa il fatto che qualcuno possa sbattersi la zozza lì, sul mio sellino Piaggio).

A costo di sembrare Don Chisciotte contro i mulini a vento mi lancerò in una guerra all'ultimo sangue contro questi vigili maledetti che invece di farsi irretire dalla signora professionista o farsi sfilare il portafoglio dal signor zingaro multano la sottoscritta, onesta cittadina colpevole solo di non volersi far ciulare il suo unico mezzo di trasporto.

Vi odio tutti bastardi!

A seguire è esploso in me il bisogno di vendetta.
Sono scesa in cortile armata di spic e span e con l'abilità di mastrolindo ho nettato la signora vespa, l'ho portata a pranzo fuori e le ho persino gonfiato le gomme.

Dopo quattro mesi di letargo Gelinda è tornata a colpire.

Al primo colpo di pedale sonora si è impennata e scoppiettando come una manciata di raudi mi ha portato via in un'infinita sequenza di contromano, inversioni a U, sorpassi pericolosi, rossi bruciati, bambini investiti e vecchiette rapinate.

Ma mai, MAI più, una sosta su un marciapiede.

Tuesday, March 28, 2006

Ci tengo ad aggiungere che le statistiche dicono che la gente arriva qui cercando:

colla per manifesti 9 8,33%
cazzi flosci 5 4,63%
images 4 3,70%
"colla per manifesti" 4 3,70%
colla manifesti 3 2,78%
la quiete la fine non è la fine 3 2,78%
"in culo oggi no" 2 1,85%
cilicio 2 1,85%
leghe ho camminato 2 1,85%
mani screpolate 2 1,85%
persone smarrite 2 1,85%
siringa 2 1,85%
sono brutta 2 1,85%
"cinema bianchini" 1 0,93%
"colla per manifesti " 1 0,93%
"colla"manifesti 1 0,93%
"naso rosso" 1 0,93%
"non ho amici" 1 0,93%
"piazza bodoni" "sabato sera" 1 0,93%
"platani" 1 0,93%
aforismi lavorativi 1 0,93%
biscotti digestive 1 0,93%
bottiglietta d acqua avvelenata 1 0,93%
bruchi verdi 1 0,93%
chi è john wayne 1 0,93%
cloppete 1 0,93%
coliche 1 0,93%
colpi di sonno 1 0,93%
consolato ucraino milano 1 0,93%
consolato ucraino roma 1 0,93%
cugine tettone 1 0,93%
divani in pelle di toro 1 0,93%
domenica 17 luglio 2005 il mio matrimonio 1 0,93%
fade out again blog 1 0,93%
fare colla per manifesti 1 0,93%
fumo di candeggina 1 0,93%
geranei bruchi 1 0,93%
ho metastasi dappertutto 1 0,93%
ikea di casablanca 1 0,93%
ikea+design+svedese 1 0,93%
il computer fa vomitare? 1 0,93%
in culo oggi no 1 0,93%
kanederlo 1 0,93%
la fine non è la fine 1 0,93%
legume fosforescente 1 0,93%
lui mi sculaccia 1 0,93%
lutzk 1 0,93%
mamma mia che puzza scusate 1 0,93%
misantropa 1 0,93%
muchachevo 1 0,93%
mutande ghisa 1 0,93%
naso gelato 1 0,93%
naso rosso 1 0,93%
non ci sei 1 0,93%
non macchiare camicia con trucco 1 0,93%
numeri ucraini 1 0,93%
padre che sculaccia 1 0,93%
palloso 1 0,93%
perchè si fuma? 1 0,93%
pvada 1 0,93%
que es el mio epitelio? 1 0,93%
ricetta verze matte 1 0,93%
robe di kappa praga 1 0,93%
rotore e divergenza 1 0,93%
sale prova a centocelle 1 0,93%
scala tonale 1 0,93%
senza arti 1 0,93%
siringa nel culo 1 0,93%
siringa in culo ai bambini 1 0,93%
siringa nel culo 1 0,93%
siringhe nel culo di uomini 1 0,93%
souvenir ucraini 1 0,93%
squaquerello 1 0,93%
trasportare pacchi ikea trucchi 1 0,93%
ucraina lutzk 1 0,93%
violetta bauregarde 1 0,93%
voglia di scoreggiare 1 0,93%
voglio fumare 1 0,93%
vorrei sapere come si chiamava il cavallo di alessandro magno 1 0,93%
Totale 108 100,00%

Monday, March 27, 2006

Così mi lascio ferire

La natura viaggia secondo regole strane.
La mia mente ne segue altre.
Per questo lascio che nell'incavo del collo si formi una pozza tutte le volte che piango.
Perchè un giorno tu te ne accorga e possa toglierti la sete per sempre.

Tuesday, March 21, 2006

Rational thought, minimal knowledge

Ho trovato tra vecchie carte una moneta d'argento con Dante sul retro.
Credo me l'abbia regalata mia nonna.

Io non credo che la gente abbia bisogno di staccare i calcinacci dai muri e di trangugiarli.
Anche se manca tutto il calcio del sangue.
Ma la fame che mi divora mi spinge a mettere in bocca la moneta e a saggiare la sua storia microbica.

Credevo questo fosse qualcosa di sorpassato.

Invece mi angoscio ancora e ancora.
Soffermandomi davanti a uno specchio per vedere se il busto rientra in sè stesso. Se la braga sta larga. Se chissà quale altra diavoleria.

Davvero, pensavo di avere chiuso il capitolo.

Invece mi prendo alle spalle da sola.

Credo ci sia un vuoto di potere dentro di me che non mi fa comandare.

Credo spieghi anche certe involontarie secchezze. Alcuni spasmi alla bocca sul far delle sei che mi contorco e non mi muovo e mi sveglio dal male.

Credo,penso e so poco.

Per sicurezza ho riposto la moneta coi suoi microbi in un salvadanaio a forma di cane.
Non vorrei trovarmi un giorno senza argento nel sangue.

Thursday, March 16, 2006

Demente hairdo


Camminando di fronte a una camera oscura mi sono accorta di come il cervello ci faccia credere di camminare per terra quando in realtà abbiamo i piedi cuciti al soffitto.

Wednesday, March 15, 2006

KLIMAT VARIATIO

Tuesday, March 14, 2006

Pensieri analfabeti

Ho problemi a dissolvere la nebbia che mi attira di notte.
Mi sveglio al mattino col cuore avvolto da metri di scotch e una scomoda idea di fuga a dirotto.

Pruriginosi pensieri di abbandono.

Tu siedi scomposto al tavolo e scrivi numeri e segni.
Io fatico a trovare un ritmo vitale che mi sostenga domani.
Oggi lo stesso.
Mi sento come una viaggiatrice al rovescio e mi viene la nausea per tutti questi metri a testa in giù.

C'erano giorni in cui il tempo non andava avanti e per ogni pensiero non bastava una scatola.
C'era il sole e guardavo oltre il vetro un pesco striminzito, spoglio ad agosto. Dormivo su un divano coperto da stoffe peruviane sentendo un pianoforte preso a vivo. Mentre tu su un treno o su un lago fumavi o ridevi.

Ci sono giorni in cui c'è il sole.
E giorni in cui ci vedo tenerci stretti sotto il Sacro Cuore per proteggerci dal vento.
Giorni come questo in cui vorrei solo saperti qui, ma senza pressarti, per non dover andar via.
Per restare con te ancora mille istanti a guardare intiepiditi il soffitto.

Senza timore.
Vorrei lo sapessi.

Avanza paura per il bisogno che ancora ho di te, che vorrei non finisse, perchè resti, tra tutte, la cosa migliore che ho.

Tuesday, February 28, 2006

Low batteries

Arrivo alle quattro con la lingua fuori dai denti e gli occhi che roteano.
Mi preoccupo e mi affanno e non credo di aver nemmeno memoria di cosa vuol dire dormire un sonno tranquillo.
Per il resto fatica fatica fatica e qualche soddisfazione. Qualche. Non esageriamo.
Ora provo ad andare a letto, chè ho due birre calde e un the gelato sulla scrivania e l'idea mi repelle.
Domani staranno comunque meglio di me.

Monday, February 27, 2006

Attendovi numerosi

Saturday, February 18, 2006

Bis-crepando


Assai poco spirito olimpico, molto più sonno arretrato.
Buona notte mondo.

Friday, February 17, 2006

Noioso abbastanza. Moderato palloso.

Queste serate marocchine sembrano non finire mai.
Intrappolata tra una cassa e una lampada da 108 euro e 40 centesimi guardo passare armate di ragazzini che consumano the. Giovani torinesi che bevono Shirley Temple.
Io lì invece leggo Omero.
E mi tedio.

Appello per amici giovani e vecchi.
Portatemi ristoro all'Hafa Cafè prima che la noia mi faccia venire le rughe.

Wednesday, February 15, 2006

Chi è John Wayne? Sono io John Wayne.

Mi sconsola vederti indossare coturni maschere e tuniche.

Danzi la danza di John Wayne attorno al suo bicchiere di whiskey con il fedele fucile o la adorata pistola.

Ti guardo sparato come una mina perdere terra dai piedi.

Ti involvi però senza raTione e quante cose da dirti se le volessi sentire.

Ma no, mi trasformo in indiano e chissà magari esci fuori a darmi la caccia.

PUM! PUM!

Friday, February 3, 2006

Pianerottolo di una caverna

Ho visto in faccia il creato.
Affondato le dita nella terra salata.
Leccato la sabbia dagli angoli.

Ieri con le braccia svuotate ho visto un altro giorno scappare.
Volevo dirti che vedrai che non sei sola a guardare in faccia il nero che riflette.
Volevo dirti che non sei il solo a non avere spalle grandi abbastanza.

Volevo dirvi che ho assaggiato con la bocca il creato e che ha sempre il medesimo gusto di pesce frollato con sprazzi fioriti.

In fondo nella vita non serve un palato per saper scegliere le cose che ami.

Friday, January 27, 2006

Don't hold yourself in a so great esteem. You don't deserve it.

Se ora mi arrampico sul trespolo altro fare non posso se non vomitarvi in testa.

Questo è un fare assai modesto perchè delle vostre lettere maiuscole non ne faccio nemmeno un fascio di sterpi.

Sarò io a dire ciò che di Maiuscolo c'è.
Sarò io a incollarvi sull'iride l'innata etichetta che da sempre vi attaccano addosso.

Sfigati si nasce ragazzi, la differenza sta nell'accettare il fardello e saperlo indossare con stile.

Ora ditemi Condottieri del Nulla, Filosofi del Gorgonzola, Teorici della bottiglia di vino di Auchan, cosa abbiamo da dirci se non ciao, come va?
Vivi sempre dai tuoi? Combatti sempre al fianco dei giusti con bandiere bruciate e denunce mai prese?

Io, che mediocre son nata, dalla mia sedia accudita vi scruto e, dondolando annoiata la testa, vi giudico per quello che siete.

Infallibili e stupidi stronzi.

Tuesday, January 24, 2006

Nel caso che... non si sa mai.

Diciotto gradi e polvere gelata.
Il vuoto aumenta e il tremito è immoto, senza respiro.


Questo giorno manca di occhi per guardare.


Realizzerei un capitale vendendo ogni momento perso nel sogno di un incontro.
Qualcosa riguardo le solite parole dette di notte
con poco sonno da gustare tra un addio e un dopodomani.
Fanno rima soltanto con me che ti bacio sotto un portone.


Belle queste lacrime azzurre che ancora mi rigano il mento.


Credo di volerti parlare.
Per gustare il sapore del tabacco che fumi.
Per sentire che suoni Chopin con i limiti del caso.
Per tagliare in verticale il Camoscio d'oro e fare la pizza migliore.
Per pensare che posso abbandonarmi da un lato e sapere che mi raccogli con guanti di felpa.


Perciò ti guardo snocciolare i tuoi ossi e continuo a pensare che il mio posto è con te.

Sunday, January 22, 2006

Sacchetti di merda -

E' bello sapere che il lunedì prima o poi arriva nella sua veste di indice settimanale.

Difatti la domenica per sua natura fa sempre schifo.

Mi consolo pensando a quante ore strazianti mi allontanano dalla sveglia di domani.
Quanti altri minuti davanti allo stesso libro o a programmi televisivi annientanti.

Personifico oggi l'emblema del sacchetto di merda.

Non perchè non evacuo da sei settimane.

Piuttosto direi che sono un microclima microbiologico microbicamente appestante.

Dentro al mio sacchettino di plastica fa molto molto caldo.

Dentro al mio sacchettino di plastica ci sono liquidi e solidi in abbondanza, sapientemente rimestati dal mio battito cardiaco.

Dentro al mio sacchettino vige uno stato autarchico.
Produco consumo riciclo.

Dicono che mi hanno vista in una vetrina venduta abbinata ad una paletta.
Spero mi contattino per le Royalties.

Oggi personifico l'emblema di un sacchetto di merda della domenica.

Sono pronta ad esplodere sollevando una simpatica pioggia atomica.

Sunday, January 15, 2006

Jobì Jobà

C'è stato un tempo in cui ho pensato che cucirsi il naso alle orecchie fosse un buon metodo per non sentire.
Ho scoperto che in realtà il sistema migliore è cucire le orecchie al naso.
Tappano meglio i buchi e danno risultati estetici stupefacenti.

Tuesday, January 10, 2006

Horns and tails

Gray chairs cold but here for me
thankfully I don't miss your skin
or the way that you always have something to say
lose myself in you
cut it into you
with my rusty fingers
what I'd do for one more day
without you
I'm leaving again on metal heart breaker
all I wanted to say was
fuck you
miles away but you still seem to be here
I never took your eyes out of my bag


Mi sono alzata con questa canzone dei Poison the well in testa ed è buffo perchè non vuol dire niente per me.
Inoltre è un pezzo schitarroso e piagnone e oggi non mi sento nessuna di queste cose.

Oggi mi sento senza più un pelo addosso.

Monday, January 9, 2006

Guarda dove vai!

Friday, January 6, 2006

Ho sempre il naso rosso


Domani ti prego portami ancora con te.
Sottobraccio ti voglio guidare tra le strade e le piazze e i negozi.
E tornare poi a casa con le lacrime agli occhi ed un lungo naso gelato.