Friday, July 29, 2005

Ballade pour un adieu passager - il va, nous restons

Vuoi vedermi parlare di te?
Appoggiata ad un muro in pietà con un'occhiaia soltanto.
Mentre coi denti mi spelo il mignolo dai suoi cento strati vinilici, uno ad uno come si fa coi carciofi.
Mentre con la lingua traccio il solco all'interno del braccio per colmarlo sottile col tuo gomito.
Vedermi seduta su una panca di meliga pregna, zuppa come una tazza di latte, in contemplazione della tua prossima assenza.
Magari mentre provo a dare un tono pervinca alle vene con il rullo scarico che ha dipinto la sedia in terrazzo. Oppure sbiadita al sole con la bocca a baciar la parete.

Una tua presenza come mille battiti d'occhio. Mi addormentano tra uno e l'altro.
Tonfo flemmatico e lungo di palpito.
Poi silenzio.
Un tonk.
Un punf.
Un tuff.

Un chicchirichi.
È tempo.
È ora.
È pronto.

Ciao amore ciao.

No. No. No.
NO.

Guarda bene.
Scintille. Fumo.
Salsa piccante.
Urtica il mento fattosi noce dal pianto.

E mi vedrai triste, parlare di te stropicciata, cenciosa, verde serpentina, metamorfica, basaltica, preistorica.
Non mancar di salutare il mio cuore fossile prima del salto.

Mio l'asse senza centro, senza rivoluzione.
Cento battiti. Cento sorsi. Mille note.

Uno.
Sei tu.

Gli altri.
Sempre tu.

L'ultimo.
Resto io.

Ciao amore ciao.

Wednesday, July 27, 2005

Bang bang!

In chiosa mi domando quale che sia la necessità di commentare banalmente i fatti mondiali, foss'anche con un "I got no words".
Per la serie "se non c'è nulla da dire perchè non tacere?".
Lapalissiane precisazioni per un sentire comune in saldo da discount.

Stomachevole.

Infine.
Mostro la chiostra dei denti e digrigno.
Finalità raggiunte.

Un *NO* per me.
Un *NO* per te.

E un WHO CARES per tutti gli altri.

...

Avviso per i proprietari di blog:
scrivete pure e in abbondanza di come risulta divina la minestra che vi cucina vostra nonna o di come il vostro ragazzo non sappia praticare la fellatio ma vi prego - VI PREGO - risparmiateci i commenti del menga sulla politica internazionale.

Chewing ice with faked pineapple

Delle settecento cose che potevo diventare mi sono rimasti due strass e uno scatolino con sette chicchi di riso.
Vorrei barattarli con un vestito da Arlecchino da indossare il giorno del mio matrimonio.

Per quel giorno vorrei una pelle splendida.

Mi ha detto sto bene con te.
Ho inghiottito il cucchiaio con la medicina incurante del fatto che il mio stomaco non è solito digerire l'acciaio, soprattutto mescolato con le relazioni umane.
Forse per lui è lo stesso.
Per questo ne parlo.
Mi stanno a cuore i suoi occhi e la sua pancia rotonda.
Mi stanno a cuore i suoi nei.

Per questo disattendo la regola e accantono la gelosia per le cose che amo.
Perché spero che legga e si riconosca.

L'inaspettato brillio che confonde i miei sogni.

Ho fatto il bagno in una vasca piena di granturco e ho sognato di comprare in rete un bambino che gli assomigli al 100% per 15 dollari e 99 centesimi.
Era inclusa nel prezzo l'avvenieristica opzione di scegliere lineamenti e QI.

Non posso farmi sfuggire questa occasione.
È l'unica che ho.
L'unica che voglio.

So che vi sembrerà strano vedermi china sul mio ombelico guardare di sbieco un suo dito che suona.
Sghimbescia e paffuta sulla via del pendio.
Ma amo accogliere in seno le sue staffilate e mi tempra lo spirito vedermi così, nuda senza nemmeno le unghie.

Ricordo di avere nascosto un angolo d'anima sotto un mattone, come una pistola che non spara dietro un mucchietto di terra e di muschio, vicino ai nidi di ragno.
Se ci torno chissà se lo trovo esente da muffe e licheni.


Oggi mastico ghiaccio con ananas finto.
Stride sotto i denti ma mi riempie cuore e polmoni.
Così tu.

Thursday, July 21, 2005

Mela Z

Ecco io odio le giornate così.
Quelle in cui hai fatto una fatica boia ad alzarti, sei ancora tutto rincoglionito, arrivi al lavoro in ritardo col fiatone e centoventi sorpassi pericolosi sulla coscienza e scopri che il capo non c'è, che non hai un cazzo da fare e che non ha nemmeno lasciato consegne.

Non ha senso.

Potevo restamene a casa a dormire. farmi una doccia. leggermi un libro.

Potevo andare al parco con zummo a prendere il sole.
O convincere mia madre a smettere di fumare le mie sigarette.

Invece gli unici due grandi risultati della giornata sono stati appurare che mi hanno dato 75 euro in meno di stipendio che mi rifonderanno mezzo rimborso benzina (immagino in bottiglie da un 75 cc) e comprarmi una stupida cintura rosa glitter della ethnies che farà il mio orgoglio ai concerti emo dei prossimi 12 anni.
Ah si, ho anche parlato via messenger con quella che è stata la mia migliore amica per 7 anni che non sentivo da almeno 6 mesi e ho la netta sensazione che ne passeranno altri sei senza nemmeno un buon natale.
Mica male.

Oggi è il compleanno del Signor Simpatichino di Sto Cazzo.
Per l'occasione ha indossato le mie scarpe preferite.
Quelle della Tacchini ziglinate color palle-di-toro.

Lui non sa di provocarmi inusitati dolori addominali ogni volta che il suo delicato piedino di culturista si infila in quegli obrobri tennistici.
Lui non sa che tutte le allegre famigliole di Escherichia coli che abitano i miei intestini si lanciano come kamikaze contro le pareti del retto tentando di porre fine alle loro inutili vite laddove permesso a qualcuno di abbigliarsi così.
O forse lo sa.
Anzi di sicuro lo sa, perchè lo scopo primario della sua vita è ammorbare il pianeta e, mi dispiace ammetterlo, ci riesce benissimo.

Ammetto che mi mancherà il S.S.d.S.C.
Soprattutto perchè non avrò mai occasione di scoprire se davvero porta gli slip coi disegni geometrici o se preferisce i boxer con gli elefantini.

Ma volendo dare più spazio a fatti di maggior rilevanza, hanno messo altre 4 bombe a londra, gesù cristo è morto e poi è risorto - almeno così dicono, hanno sgomberato il Fenix e arrestato altre sette persone a Torino e per concludere ieri sera due pazzi su una jeep militare hanno tentato di porre fine ai miei giorni buttandomi giù dalla vespa con una spinta.

Bella che è la vita metropolitana!
Come diceva il maestro Toto Cutugno: "voglio andare a vivere in campagna"

ahaaaah
ahaaaaaah...

Wednesday, July 20, 2005

Autistiche note

Questo è il vago scoprire come e quanto non mi va di parlare se c'è qualcosa a inzupparmi la testa.

Sunday, July 17, 2005

Monday, July 11, 2005

Pensiero languido trasversale

Siamo rientrati vivi.
Con dieci dita e due orecchie.
Due mani e un cuore che batte.

Ho la pancia al contrario.

Due manette mi legano i polsi al collo
mentre conto i momenti trascorsi
seduta su quel saccoapelo celeste
che ho chiamato rancore.

Ho lasciato che attraversasse la steppa
e ora eccolo zuppo che canta in un angolo
ballate per qualche moneta.

Proteggere le orecchie da un suono che disarma le reni,
il mio canto è fradicio ormai e nessun filtro che svermini.
Tu non farne menzione
e lascia che il riverbero torni a bussare silente
sulla soglia dei tuoi sonni notturni -
quelli che fatichi a trovare.

A sentirlo altre sei sette volte ti rimarrà nella testa
la differenza che c'è
tra me e lo starmi a guardare.

Ovviamente mi aspetto una pioggia.

Thursday, July 7, 2005

I come Intolleranza

Per chi:
- crede di sapere cosa è meglio per noi
- prende decisioni sbagliate in base solo ai propri desideri (e ai propri vantaggi)
- pretende che le sue colossali bugie vengano credute d'amblè senza uno straccio di infiocchettamento
- non ha nemmeno i coglioni per dire: non sentiamoci più (in generale e nello specifico)
- pensa che gli altri sono uguali ma che non meritano rispetto
- non risponde al telefono quando chiami
- non sa dare una spiegazione a nessuna delle sue azioni
- fa qualsiasi cosa che leda la libertà altrui

solo Morte e Devastazione.

E' quello che meriti, è quello che meritate, è quello che meritiamo.

Tuesday, July 5, 2005

Suicide Medicine

a brain that never stops ticking / sometimes an on-off switch would sure come in handy / a mind that's constantly cutting up and dissecting / looking for answers committing murders along the way


is it the red wire or the blue wire / just pick one and cut / it just doesn't matter anymore / or did it ever / cause I could never control when the bomb would explode / oh god I love you / I mean forever / I left my body behind to break the news / looks like it's over / please remember all of the things I never got a chance to say / like you look smashing in your fourth grade picture the one that we hung by the door / in our house that was so beautiful / there in our little home


if this medication upsets your stomach / take it with crackers bread or a small meal / we understand it won't do shit towards the cure / but if you buy this I promise you're gonna like the way it makes you feel


is it the red wire or the blue wire / just pick one and cut / it just doesn't matter anymore / or did it ever / cause I could never control when the bomb would explode / oh god I love you / I mean forever / I left my body behind to break the news / looks like it's over / please remember all of the things I never got a chance to say / like you look smashing in your fourth grade picture the one that we hung by the door / in our house that was so beautiful / there in our little home

Saturday, July 2, 2005

Fade it out again

Questa bulimia questa bulimia questa bulimia questa bulimia.

I HAVE NO FRIENDS AND I AM UGLY


wallpaper
a travers les yeux de mademoisellehuitre.
Sfattume post pugna.
Moritura vobis salutat.

Sono pattume vivente, ma ho sfoggiato la schiena tutta la sera ed è stato divertente vedere facce stranite sgrondolare le pupille appannate dietro alla mia bianca e tatuata pelle che sgommava in vespa.

Mi sono infronzolita per una festa pettinata fuori città. Villone con piscina e prato spazzolato a mano. Gente troppo piemontese e nemmeno la consolatio alcolica.

PACCO.

Ieri sono stata con Kaneda a vedere Aphex Twin che suonava gratis sotto casa mia - e non è una battuta.
Sono praticamente scesa in ciabatte.
Avrei un sacco di cose da dire sul concerto e su tutta la Torino che conta che non conta che vorrebbe contare ma non può che potrebbe contare ma non gliene frega un cazzo e via discorrendo, ma la testa mi rimbomba e ho appena ricevuto un invito a continuare la serata alcolica degli altri.
Peccato siano le quattro del mattino e io indossi di già una maglietta con dei gatti e un paio di boxer porsche.

L'avvenenza in certi casi è la prima cosa.

Per rilassarmi disegno tapezzerie.
Questo vi dia dimensione del mio minuscolo essere.

Da grande mi comprerò un grattacielo solo per poter scrivere illuminando le finestre il titolo di questo post.

NON HO AMICI E SONO BRUTTA
NON HO AMICI E SONO BRUTTA
NON HO AMICI E SONO BRUTTA
NON HO AMICI E SONO BRUTTA

Mica cazzi fratelli.