Sunday, September 25, 2005

Non pensavo fosse difficile.

Ti sei perso una faccia che nemmeno l'immagini.
Ha pieghe e risvolti e tasche e colori iridescenti.
Si schianta ogni momento per cercarsi una forma decente.
La mia frangia è spettinata.
Mi fa vomitare.
MA
Stasera credo seppellirò tutti dentro un cucchiaio di Minias.
Tu che ridi nel sonno.
La gatta che mi mangia i calzini.
Ostap che beve la vodka.
Mia mamma che lava per terra.
Trippolo dall'aria offesa.
Voi che scomparite.
Io che piango ma senza bisogno.
Il sonno che non ho.
I cerotti pieni di peli e l'odore di candeggina con cui ho lavato le tue piastrelle.
Domani libera da quest'angoscia sbriciolerò le ore.

Non sapevo di possederne uno, ma non ho mai pensato fosse difficile avere un cuore.

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