Da tre giorni non parlo.
L'ultima cosa che ho detto è stato buonanotteevaffanculo.
Dai andiamo dove non ci chiederanno nè quando nè dove.
Dai andiamo dove non ci sarà nessun'altro.
Mi circondano stronzi e lunatici.
Sono molto stanca di essere incompresa.
Complice la mia proverbiale ingarbugliatezza, mi sembra di avere a che fare per la maggior parte del tempo con inconsapevoli cronici, autoreferenziali giudici onorifici, adulti regressi allo stato vegetativo prenatale.
A parte chi da mesi non fa altro che stracciarmi le palle con sgarbi e pretese, anche gli insospettabili si danno alla pazza gioia con discorsi privi di senso, di fondamenta, di fine.
I maschietti che ho intorno pensano tutti che a me assolutamente serva qualcuno da amare, e guarda un po' indovina chi? proprio loro!
Del resto che ho io da fare nella vita a parte amar loro?
Peccato poi che qualsiasi richiesta da "mi passi il sale?" a "ci sentiamo domani?" venga accolta come una irrevocabile condanna alla ghigliottina, una minaccia alla loro propria libertà di maschi.
Che mi resta a questo punto se non fare qualche bella pulizia di primavera?
Ora prendo il gatto e me ne vado a giocare a briscola, ecco cosa faccio!
Vado dove non c'è nè luce nè nebbia con la mia voce silenziosa.
Friday, May 2, 2008
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