Monday, July 16, 2007
Allora abbracciami da lontano.
Domenica.
Mi sono svegliata vicino al gatto sognando ancora di qualcosa fuori posto.
Qualcuno fuori tirava fuoriosamente le tende per ripararsi dal caldo.
Ieri.
Le mani nel sacco.
Mi sono tagliata un dito con Bilal cercando di trovare una frase da scriverti.
Accarezzando il gatto ne sento i lembi tirare.
Ricordo i piedi, i nasi e i capelli.
Perfettamente composti.
È l'euforia.
Lo spazio mantenuto.
Terrificante sublime.
Vicino quanto basta a farmi vibrare.
E di luce azzurra mi accendo, mentre pallido e fioco albeggi di viola.
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