Così la pioggia mi sveglia mentre mi guardo smagrire riflessa nel vetro.
Questa mattina buia e felice, lieta per aver arginato la rabbia.
Ho scritto un vocabolario nuovo di zecca, domani ti prendo e ti aggiungo alla voce "contento e forse un po' sciocco".
La pioggia non lascia feriti, fa strage di tutto.
Ti porto a dormire con me tra le falde leggere dei gatti e il frullio delle rondini, tra libellule e spago. O mia piccola, fragile me.
Monday, September 25, 2006
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