Fuori maggio.
Dentro novembre.
Come le foglie che stramazzano e la notte angusta e gobba per il ghiaccio.
E io dormo con la zucca fra cuscini a balze e calzini felpati rossi per non rischiare di smarrire i piedi al buio.
Oggi è un giorno qualunque.
Speso a sgretolare le dita come gessi alla lavagna.
Speso a gomitoli e guanti.
Speso come si spende una cosa così.
Che non vale niente.
Oh capitano, mio capitano!
Canto l'inno ai tappi per le orecchie.
Ai bastoncini del caffè.
Alle tegole sui tetti.
Alle spalle incappucciate dentro plaid di pile azzurro.
E alle luci stroboscopiche che mi ronzano negli occhi.
Canto un inno anche per te, che sorridi la domenica abbracciandoti al TG.
Salvagente nella nebbia.
Così poi ci troveremo tutti insieme a contare gli eremiti.
Wednesday, May 10, 2006
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
2 comments:
Nana perdinci che meraviglia!
complimenti nanuzza :)
Post a Comment