Gongola l'ugola torbida
di lucide gocce d'arsenico,
appagata e affranta
da tanto filosofico arrendersi.
Tace la bocca socchiusa
come in sosta
ad un passo da sillabare
incresciose verità.
Scusate - Non - Volevo.
Freme infine il mento sinistro
preso da spasmo,
dalla menzogna infinita.
Quella di credersi il solo
a sapersi godere un sorriso.
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1 comment:
wow!
yo
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