E' assolutamente indecente il solo e semplice fatto che mi sia autoimposta di non fumare in camera mia.
Lo considero un divieto di stampo fascista, anticostituzionale e vagamente borghese.
Ma che puzza di merda produce la cicca spenta in cucina. La sento da qui. Con la porta chiusa. Anche il gatto spuzza di fumo. Anche la mia maglietta.
Parossistiche fissazioni, grazie.
Non si fuma in camera da letto.
Non si fuma prima di pranzo.
Non si fuma al cesso. L'odore di merda della sigaretta sommato all'odore della merda stessa è turpe e vergognoso.
Non si fuma quando si mangia.
Non si fuma quando io mangio.
Non si fuma quando io dormo.
Non si fuma prima di dormire perchè ci si dà fuoco.
Non si fumano le sigarette degli altri, salvo rari casi e soprattutto se di sconosciuti.
Non si fumano le mie sigarette, grazie. Io lavoro per comprarmele, fatelo anche voi.
Non si fuma davanti al computer perchè fa male alla salute, alla tastiera, al mouse. Perchè ne accendo due alla volta se non ci faccio attenzione. Soprattutto perchè il computer è in camera da letto.
Non vorrei mai fumare dopo il gelato, ma niente riesce a trattenermi. La sigaretta dopo il gelato fa schifo.
Ma.
Quando bevo il caffè ne fumo sempre tre.
Una prima.
Una durante.
Una dopo.
Ah, se ve lo state domandando non mi piace fumare dopo il sesso.
Trovo sia più interessante dormire.
Vado a svuotare il posacenere altrimenti ammattisco.
Thursday, September 29, 2005
Monday, September 26, 2005
Sunday, September 25, 2005
Non pensavo fosse difficile.
Ti sei perso una faccia che nemmeno l'immagini.
Ha pieghe e risvolti e tasche e colori iridescenti.
Si schianta ogni momento per cercarsi una forma decente.
La mia frangia è spettinata.
Mi fa vomitare.
MA
Stasera credo seppellirò tutti dentro un cucchiaio di Minias.
Tu che ridi nel sonno.
La gatta che mi mangia i calzini.
Ostap che beve la vodka.
Mia mamma che lava per terra.
Trippolo dall'aria offesa.
Voi che scomparite.
Io che piango ma senza bisogno.
Il sonno che non ho.
I cerotti pieni di peli e l'odore di candeggina con cui ho lavato le tue piastrelle.
Domani libera da quest'angoscia sbriciolerò le ore.
Non sapevo di possederne uno, ma non ho mai pensato fosse difficile avere un cuore.
Ha pieghe e risvolti e tasche e colori iridescenti.
Si schianta ogni momento per cercarsi una forma decente.
La mia frangia è spettinata.
Mi fa vomitare.
MA
Stasera credo seppellirò tutti dentro un cucchiaio di Minias.
Tu che ridi nel sonno.
La gatta che mi mangia i calzini.
Ostap che beve la vodka.
Mia mamma che lava per terra.
Trippolo dall'aria offesa.
Voi che scomparite.
Io che piango ma senza bisogno.
Il sonno che non ho.
I cerotti pieni di peli e l'odore di candeggina con cui ho lavato le tue piastrelle.
Domani libera da quest'angoscia sbriciolerò le ore.
Non sapevo di possederne uno, ma non ho mai pensato fosse difficile avere un cuore.
Friday, September 23, 2005
Tuesday, September 20, 2005
Wednesday, September 14, 2005
Sunday, September 11, 2005
Thursday, September 8, 2005
Ritmo cardiaco in un giorno di profondo crack
Ricordami che da qualche parte devo pur avere un sacchetto di sangue di riserva nel caso questo finisse.
Che non si sa mai cosa puo` farti la vita quando non porti la canottiera come ti ha sempre detto la mamma.
Come non te l`ha mai detto?
Ma non dire idiozie, che ogni mamma ha l`ossessione per le canottiere di lana. Dicono tutte che hanno salvato piu` vite quelle che tante pistole.
Cosa?
Si certo hai ragione. Sara` bene prendere anche ago e filo e un mazzo di carte da poker. Il viaggio e` molto lungo e con le carte ci si fanno sempre calde coperte e poderosi cuscini anti traballamento di cranio.
D`accordo, d`accordo.
Ma l`hai preso sto sangue alla fine? Corri su, prima che lo yogurt mi salga alla testa e tutto prenda la forma di un prosciutto in prossima decomposizione.
Sta sera finiamo di preparare i bagagli.
Tra poco si parte.
Ciao ciao! Saluta i bambini!
Voglio ancora qualche giorno senza pensare al ritorno.
Che non si sa mai cosa puo` farti la vita quando non porti la canottiera come ti ha sempre detto la mamma.
Come non te l`ha mai detto?
Ma non dire idiozie, che ogni mamma ha l`ossessione per le canottiere di lana. Dicono tutte che hanno salvato piu` vite quelle che tante pistole.
Cosa?
Si certo hai ragione. Sara` bene prendere anche ago e filo e un mazzo di carte da poker. Il viaggio e` molto lungo e con le carte ci si fanno sempre calde coperte e poderosi cuscini anti traballamento di cranio.
D`accordo, d`accordo.
Ma l`hai preso sto sangue alla fine? Corri su, prima che lo yogurt mi salga alla testa e tutto prenda la forma di un prosciutto in prossima decomposizione.
Sta sera finiamo di preparare i bagagli.
Tra poco si parte.
Ciao ciao! Saluta i bambini!
Voglio ancora qualche giorno senza pensare al ritorno.
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