Ad ogni specchio la stessa faccia.
Se per sbaglio mi trovo riflessa in un vetro mi spaventa scoprire che quella sono io. Proprio io. Con la stessa faccia da tutti questi anni.
Io e non tu.
Io e non voi.
Io e non Gesù Cristo.
Questa faccenda della consapevolezza dell'Io è un'atroce stronzata.
Sarebbe di gran lunga preferibile morire più spesso.
Morire a intervalli più brevi in un susseguirsi consapevole di reincarnazioni.
Non sono più io, ma conosco bene quello che ero.
Questo è quanto più si avvicina a una mia odierna e personalissima forma di nichilismo tantrico.
Monday, May 9, 2005
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