Monday, November 13, 2006

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo.
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Io che di te non so dire altro che "non capisco".
Tu che la notte non dormi, ma scalci, insolente, tra lenzuola non tue.

Come fossi qui.

Oggi china sul dorso, abbandonata alla ringhiera troppo bassa.
Fumando pensavo che potresti usarmi la grazia di lasciarmi libero il passo.
Di darmi la destra e sederti lontano.
Invece non molli la presa nemmeno domani.
Nemmeno la prossima volta.

Ti tralascio.
Eppure ti trovo ancora con le mani appese al mio collo.
Sei forse tu che non sai capire.

L'estate scorsa avevo una strana dipendenza dalla Coca Cola Light.
Quest'anno l'ho scambiata con te, che mi sfreghi e mi fomenti. Che mi squagli e mi raggiri. Che mi piaci e mi commuovi.
Che mi tieni ancorata a mille miglia di distanza, senza che nemmeno abbia scelto di volerlo.

Domani sarà giorno e tu, forse, saprai che sono proprio io la scelta che non sai fare.
Domani sarà giorno e io verrò.
Verrò.
E sarà luce.

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