Thursday, November 10, 2005

Io non sono indulgente

Sta mattina mi sveglio con un buco in un piede.
Penso che non mi ricordo come me lo sono fatto, se con un cacciavite o con un cavatappi.
Poi mi telefona mio padre da Roma e mi dice che se provo a camminare ci pensa lui a farmi il sederino rosso. Che parte con il primo migrante e mi sculaccia con la cinghia.
Strabuzzo.
Di cosa diavolo parla il vecchio?
Poi mi salta in testa l'idea di essermi fatta un buco in un piede per nasconderci i soldi.
No. Troppo piccolo.
Suona di nuovo il telefono.
E' di nuovo mio padre.
Dice che l'hanno chiamato dal mio posto di lavoro, che si sono lamentati perchè non ero ancora lì.
Mi intima di muovermi all'istante.
Datti una mossa. Non me ne frega un cazzo se zoppichi.
Allora che faccio?
Chiudo la scatola degli attrezzi e spendo 12 euro e 50 di biglietti dell'autobus.

All'altezza di via venti settembre proprio sotto un bowindo vengo folgorata da una consapevolezza che quasi sconquassa: Io non sono Indulgente.

Alle 23 e 26 minuti il mio piede sanguina ancora e non c'è traccia dei soldi.

1 comment:

Anonymous said...

cosa vorresti dire, che la paga non arriva? metti un cerotto oppure un tappo si silicone e dimmi che sei sana e salva. interpretare confonde e preoccupa .
caribaci
intruSa