Wednesday, November 30, 2005

File/Transform/Automate/Batch

Così arrivo alla sera distrutta.
E senza un letto per dormire.
Ho una zampa storta e che non posso appoggiare.
Non parlatemi di scarpette di cristallo.
Porto solo stivali di gomma.
Ieri tutto sembrava a posto.
Oggi mi prude una scapola e non riesco a grattarmi.
Forse ho le braccia troppo corte.

Mi chiedevo se tutto va bene.
Non mi sento granchè.

Intrattengo corrispondenza avec le parole.
Non ho la lingua drogata.
Non me le ricordo.
Mi tocca scrivergli.

Giovedì sono andata a sentire Mahler.
La cosa strana è che mi è piaciuto.
Dondolavo persino la testa.
Balzellavo coi piedi.
Mancava solo che mi mettessi a ballare.
Soprattutto quel quarto movimento che il direttore tutto storto ha fatto durare dieci minuti più del richiesto.
Rotolavo e cambiavo peso specifico.
Un momento ero Azoto, quello dopo Uranio.
In ogni caso tossica.

Quindi Mahler.
E poi quello stronzo di Bach con le sue variazioni alle otto e mezzo del mattino che mi fanno diventare isterica.

SSSSState un po' zitti parrucconi schifosi.

Voglio dormire.

E poi lavarmi le orecchie.
Curarmi un ascesso.
O farmi crescere le branchie.

Vorrei poter non dir nulla a nessuno.
Parlare solo coi muri.
O forse coi termo.

Che col freddo che fa...

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