Wednesday, November 23, 2005

Estensione divina

E fu così che mi trovai con due mani e due braccia, perfettamente identiche, difformi solo nell'orientamento.

Trascorrevo ore ad osservarle, senza mai trovarci nulla che non fosse perfetto.

Un giorno languivo nell' estasi contemplativa dei miei arti, quando il sole di traverso a una tenda colpì dritto i miei palmi.

M'accorsi di colpo di solchi sottili scorretti difformi fendenti a frotte le mie pallide dita.

D'improvviso erano vecchie e poi scevre del loro blasonato pallore.

Lucide e scure.

Niente più delle dita consunte di una fattucchiera bantù.

1 comment:

skinfy said...

spero che tu non sia rimasta sepolta sotto ad un cumulo di disegni. tuoi, tra l'altro. sarebbe davvero troppo!
:)