Monday, October 11, 2004

Alfabetici avvenimenti delle ultime 48 ore

*Bernoccoli

Ultimamente avverto sempre più la necessità di sbattere la testa contro spigoli acuminati. Mi riesce bene. Do vita a scenette esilaranti con tagli, auch e bozzi. Altro che Grattachecca e Fichetto.

*Bruchi

Il basilico di Cipresso è stato attaccato dai bruchi. Sono grassi e verdi e lo hanno quasi sbranato tutto. Povero basilico già un po' secco per via di questo freddo incipiente. I bruchi verdi fanno cacche rotonde come le capre, sembrano minuscoli grani di nescafè decaffeinato e cascano sul tavolo. Cipresso è un asso a scovare i bruchi sbrana-basilico. Guarda le foglie da sotto, scrutra le cacche come una megera i fondi del caffè. Sa tutti i trucchi. Tac! Eccone un altro. Li becca tutti, li ha sterminati, un'intera famiglia di salsicciotti verdi. Erano in sei. Ci sono tanti modi di uccidere un bruco. Puoi schiacciarlo con la fogliolona di basilico con cui stava facendo colazione. Sandwich al bruco. Puoi affogarlo nell'acqua dei piatti. Buttarlo nello scarico e osservarlo mentre affoga e si contorce. Capitombolarlo giù dal sesto piano sperando che approdi sui geranei sfioriti della vicina puzzona. Io mi limito a sgranocchiare le foglie rimaste dopo lo sterminio.

*Conurbazione di Bra

Ieri con Samo siamo andati a Cherasco a trovare Luca e Irene. Non li avevo mai visti quei due, ma sono belli un sacco. Anche Cherasco è bella e si può vedere la mostra dei De Chirico Brothers. De Chirico non mi è mai piaciuto. Suo fratello ha la faccia da gufo peloso. Uno potrebbe pensare di diventare come lui da grande ma vuoi mettere la differenza tra mangiare tacos piccanti e fusilli col firmare falsi da centinaia di talleri? Ci lasciamo con la promessa di una bagna cauda coi cardi gobbi.

*Figli

Irene parla sempre di figli. Oggi salendo sull'autobus pensavo che sarei una madre tremenda. Pensavo a cosa direi a mio figlio se mi dicesse "voglio farmi il buco alle orecchie" (così si diceva ai miei tempi). Probabilmente qualcosa tipo: "No, che è da finocchio" o "Poi non trovi lavoro". Alle volte è più difficile fare le figlie che fare le madri.

*Luce per le coccole

Anni fa ho comprato una lampada dell'Ikea. Quella a forma di stella che hanno tutti. Non che mi piacesse più di tanto, ho sempre preferito la nuvola, ma ne avevo bisogno per uno scopo speciale. L'ho appesa a fianco al mio letto. Non va bene per leggere, ma è perfetta per farsi le coccole. So che sembra pietosamente smielato, da diabete istantaneo, pare però che non se ne possa fare a meno. Di coccolarsi intendo. Persino il gatto Trippolo diventa affettuoso in quell'ambito. Miracoli del design svedese.

*NO*

La pelle squama quando scaccia via l'inchiostro e macchia le camicie. No ti ho detto di No. Non si devono macchiare le camicie belle che poi chi le lava eh? StellinaNOStellina. Non NordOvest. Nemmeno NienteOdio. Solo NO. Ho detto NO. MI senti? NOOO!

*Pacchi

Quando avevo 15 anni Armando mi faceva sempre i pacchi. Mi tirava bidone ogni volta, lasciandomi a casa mesta a sospirare come un mantice su una riva deserta. Ripensandoci dopo millenni è stato un'ottima palestra. Sono ginnastiche che è sempre meglio fare da giovani queste. A 22 anni restare appesi al telefono in trepidante attesa non è conveniente. Sembreresti appena uscito da una desolante puntata di Dawson Creek senza il sorriso Durbans. Si sa che certe cose danno i loro frutti. Quelle domeniche pomeriggio sconsolate alla finestra che quasi sconfinano nel Flaubertismo di bassa lega hanno condotto la sottoscritta a drastiche prese di posizione in materia di bidonanze. Ne sa qualcosa Stellina. Lei, fortunella se vogliamo, fruisce di un bonus inaudito. Pare davvero esserselo meritato. Per la restante parte della popolazione è tutto da vedere. Da annoverare nel decalogo di come rovinare un'amicizia con Nana: al primo posto Sparlate al secondo posto Pacchi.

*Responsabilità

Non ne vorrei.

*Sigarette

Le ho finite, quindi è ora di dormire.

H.

No comments: