Thursday, September 16, 2004

su come bere tisana nel bicchiere del bacardi e non farsi sgamare.

Gelinda di Telesalcazzo.
ecco il mio nome da inviata speciale.
"mi scusi Signora Permiofigliononvaibene volevo porle un domanda campione, lei sa che il suo secondogenito prediletto si trasferisce a Solcazzodove con una fanciulla che a stento conosce?"
Scoprire postumo il prurito di qualcosa che fruscia tra le dita dei piedi.
Eppure li lavo con scadenza fissa!
Ho potato la mia hitler-hairdo, il taglio rabbinico depilato da una pinzetta-per-le-sopracciglia.
Risultato a montacarichi. Non mi lamento, tanto non si vede dietro il casco da rapinatore di diligenze.

[Sono stufina sai di parlare con la tua segreteria telefonica. Vorrei scovarti a pensarmi di nascosto. Additarti e ridere, sgridarti e perdonarti e tutte le cose che fa sempre l'Ostrica]

Questa sera concerto Murazzico. Un rientro in società che quasi meritava strascico e lustrini. Ahimè nessun cavaliere lucido e ieratico a farmi volteggiare tra la folla giovanilmente alternativa. Del resto le Ostriche non volteggiano, al massimo spargono acqua salata e si afflosciano al suolo. Mi sorreggono Stellina e Ale, il nano da giardino (tra nani ci si capisce). Certo che trapanare i muri per installare tendaggi è talvolta preferibile alla sosta vietata davanti a locali trasudanti subsonica. Nicotina, caffeina, punkhardcore, sfumazzamenti altrui che mi imbibiscono gli abiti e la cravatta. Stonarsi con la droga dei limitrofi concertanti non è piacevole per quanto economico. In fondo è talmente tanta la gente che non vorrei vedere da riuscirmi come sublime scusante.
Il concerto, suvvìa, merita. (L'orario è assai tardo per profondersi in approfondite analisi di genere).
Da bocciare chi scrive cartelli simulando piemontesismi e vi infila espressioni siciliane (vedi alla voce: MInchia c'è anche la Tüma).
Da sterminare è cospargere di sale Punk scoliotiche e piuttosto piacenti che non si lavano le ascelle:
"lavarsi non è una moda ma una necessità, se lo fai non sei meno punk, solo non ammorbi l'umanità, zecca!"
Da ridere CollodiPollo ameno bassista degli Arsenico (ti voglio beene ti prego NO...).
Da strizzare forte la mia Stellina dorata.

Si fa strada in me una voglia di Roma.

Cuma fasûma sansa la tüma.
huitre

2 comments:

Anonymous said...

ho sognato CollodiPollo giacente sul suo tappetino in fibra sintetica arrecante l'accattivante scritta "benvenuti ne La Landa dei Losers". CollodiPollo ne sa troppe. è il mio sogno erotico. e come ogni sogno erotico ha il sudore acido sotto quell'arto finemente tatuato. ne sono certa. baci signorina tumimistufi [non tu]

Anonymous said...

anonymously sto cazzo aggiungerei!

...comunque mademoiselle, non so se leggerà questo commento per tempo ma spero di sì, in ogni caso io stasera ci sarò sicuramente che si sa, non posso mica perdermeli gli amichetti veneziani! e la sua compagnia mi farebbe alquanto piacere, tanto più che la cuggi non viene quindi ci dovrò andare da solo... quindi faccia lei, se vuole venire sa dove trovarmi, così eviterò almeno per stasera di fare lunghi nonchè inconcludenti dialoghi con la macchina fotografica dato che qui non siamo introdotti nella "scena" quanto lei :P (modestamente parlando eh!...)
allora a stasera forse.
ciau neeee

ah, nanetto da giardino???? Ohh My God...

(cuma fasüma?)